Gli allarmismi amplificati

Gli allarmismi amplificati

15 marzo 2014

L’uso accorto delle risorse che ci offre l’ambiente in cui viviamo è entrato a far parte della nostra vita anche se talvolta non ce ne accorgiamo: fabbricazione di oggetti di uso quotidiano con materiali che consentano il recupero e il riutilizzo, la depurazione delle acque di uso civile e industriale, l’edificazione di case a risparmio energetico… Così come i piani di utilizzo dei terreni dei comuni, la progettazione di infrastrutture…
I problemi legati allo spreco, all’uso poco accorto del patrimonio naturale in cui l’uomo vive ricadono sulla nostra vita e vengono posti alla ribalta da fenomeni devastanti, quali frane, esondazioni, crolli di edifici, inquinamento di aree con rischio per la salute delle persone.
La ricerca di un corretto equilibrio tra l’uso delle risorse e il loro mantenimento è ciò che consente la simbiosi costante dell’uomo della società industriale con l’ambiente in cui vive.
Nell’articolo di Togni l’autore si preoccupa di porre l’accento sulla mancanza di una reale conoscenza dei problemi sottesi al rispetto dell’ambiente e delle possibili soluzioni: a fronte di interessi particolaristici e delle conseguenti prevaricazioni della tutela ambientale concorrono al degrado e non certo lo contrastano da una parte la scarsa preparazione degli operatori degli enti pubblici preposti alle autorizzazioni e al controllo, e dei politici, sovente influenzati da ideologie correnti o da “esperti” interessati, dall’altra dall’attecchire nel sapere comune di allarmismi contro soluzioni tecniche la cui ricaduta negativa sulla salute delle persone trova conferma più su presupposti teorici che nei dati reali.
L’articolo non può, data la brevità dell’intervento, approfondire le tematiche accennate, ma mi pare interessante monito per quella stampa che ancora oggi limita il suo intervento ad essere cassa di risonanza di enunciati di associazioni ambientaliste, se quanto denunciato corrisponda a un rischio reale.

* Alvise Petazzi
Medico del Lavoro, formatore e cultore della materia salute e sicurezza sul lavoro, formatore, presidente dell’Associazione culturale Lavoro e Prevenzione.


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